Nella pratica dell’apnea subacquea la nostra mente, con la sua complessità e il suo interagire con il nostro corpo, gioca un ruolo fondamentale.
L’immersione in apnea impone all’atleta di ascoltare continuamente il proprio corpo: l’attenzione mentale deve essere massima, per sentire e capire fino a quando è possibile rimanere in apnea; si attiva una fortissima introspezione che agisce sugli equilibri tra corpo e mente.
La meditazione e il rilassamento sono metodi di rieducazione, attraverso cui possiamo eliminare le connessioni mentali negative, attivando al contempo reazioni positive e di autocoscienza. Al pari dell’esercizio fisico, quello mentale è uno strumento di salute personale.
Il monaco buddista thailandese, venerabile Ajahn Chan, quando gli fu posta da un giornalista la domanda: ‘Perché meditare?’ rispose con un’altra domanda: ‘Perché mangi?’: il messaggio era che la meditazione è una forma di nutrimento che ci consente di entrare in contatto con la parte più profonda dell’essere.
Con l’esercizio della meditazione raggiungiamo l’armonia di corpo, respiro e mente e prendiamo contatto con una consapevolezza sempre più profonda.
Per iniziare a comprendere come avviene tutto ciò, occorre riflettere sul fatto che noi percepiamo e soprattutto interpretiamo la realtà che ci circonda e gli eventi che ci accadono filtrandoli attraverso i nostri canali sensoriali o sistemi rappresentazionali: principalmente il canale visivo, quello auditivo e il cinestesico (cioè tattile). Questi sistemi rappresentazionali interpretano per noi gli avvenimenti esterni e ce li fanno vivere come esperienze; nella vita di tutti i giorni ognuno di noi tende a tradurre la realtà secondo le nostre personali credenze, basate sulle esperienze: viviamo secondo sistemi concettuali che condizionano la nostra coscienza e la nostra capacità di interpretazione.
Il modo in cui vediamo e viviamo le cose diventa la nostra realtà!
La meditazione espande la coscienza e permette di guardarsi dentro: l’introspezione ci aiuta a capire ciò che noi stessi creiamo nella nostra mente; è un’esplorazione interiore alla ricerca della verità.
Questo viaggio all’interno della nostra mente inizia con la consapevolezza del respiro, del suo flusso e delle sue pause.
Il respiro è un’alternanza continua di accogliere e restituire: con la pratica di focalizzazione su tale ritmo e sulle sue variazioni prendiamo coscienza del nostro corpo e della nostra mente, come un tutt’uno.
Dalla concentrazione sull’atto stesso del respirare (inspirazione – espirazione) gradualmente si passa all’attenzione sull’addome e ai suoi movimenti e modifiche durante la respirazione: il respiro agisce come un ‘ponte’ che unisce corpo e mente.
Per iniziare a lavorare sul respiro è fondamentale avvicinarsi alla millenaria pratica yoga del Pranayama: un termine sanscrito formato dalle parole Prana (fiato, respiro vitale, vita, energia) e Ayama (lunghezza, controllo, espansione). Il suo significato è quindi di controllo ed estensione del respiro.
L’esercizio del Pranayama deve essere eseguito sotto la supervisione di un maestro esperto. Il momento migliore per la pratica è il mattino presto (prima dell’alba) e dopo il tramonto. È opportuno iniziare con brevi sedute di circa 15 minuti con regolarità: ogni giorno alla stessa ora, luogo, posizione, seduti sul pavimento, su un piccolo cuscino o una coperta piegata, mantenendo la schiena eretta. Si dovranno tenere gli occhi chiusi, altrimenti la mente avrà facilità a distrarsi.
Nello yoga si distinguono tre tipologie di respirazione:
- respirazione addominale: utilizza principalmente la parte inferiore dei polmoni. Durante l’inspirazione, grazie alla funzione esercitata dal diaframma, l’addome si gonfia e si crea una depressione nella gabbia toracica: i polmoni si dilatano e l’aria penetra in profondità. Nell’espirazione il diaframma sale e crea un aumento di pressione nella gabbia toracica che tende a svuotare i polmoni. L’addome si sgonfia. La quantità di aria scambiata in una respirazione profonda addominale è massima. Questo tipo di respirazione permette dunque di ottenere una buona ossigenazione del sangue arterioso e crea una benefica pressione sugli organi interni, realizzando un massaggio continuo.
- respirazione toracica: interessa la parte centrale e superiore dei polmoni. Durante l’inspirazione si allargano le costole, la cassa toracica si dilata ed espande i polmoni consentendo all’aria di penetrare. Durante l’espirazione i muscoli intercostali si contraggono diminuendo il volume toracico e spingendo l’ aria fuori dal torace. La quantità di aria che penetra è inferiore a quella della respirazione addominale.
- respirazione clavicolare: concentrata nella parte superiore dei polmoni. L’aria entra nei polmoni mediante il movimento in alto delle clavicole e delle spalle. La quantità di aria che penetra nei polmoni è minima.Nell’apnea moderna e in particolare nel metodo didattico sviluppato da Apnea Academy, si lavora anche sulla respirazione diaframmatica, che è una combinazione delle prime due (addominale e toracica)
Il programma di allenamento sull’interazione mente-corpo è completato da un lavoro su noi stessi, sui nostri pensieri negativi e sulle opinioni auto-limitanti che condizionano la nostra quotidianità e si riflettono quindi anche sulle nostre performance sportive.
Il rilassamento è uno strumento di rieducazione e di salute personale che ha lo scopo di aiutarci ad ascoltare il nostro corpo e a capire i nostri stati d’animo.
Nell’applicazione delle diverse tecniche di rilassamento faremo nuovamente riferimento ai nostri canali sensoriali preferenziali (visivo, auditivo e cinestesico), utilizzandoli e alternandoli per potenziare l’effetto distensivo.
Inizieremo quindi rappresentando nella nostra mente immagini, situazioni e luoghi; visualizzeremo il flusso d’aria che entra ed esce dal nostro corpo ad ogni atto respiratorio.
Proseguiremo ripetendo mentalmente parole e frasi, ascoltando suoni e rumori.
Passeremo infine in rassegna il nostro corpo, percependo i punti di contatto con il terreno, avvertendo la temperatura esterna e così via.
I tre approcci potranno essere alternati nella medesima sessione oppure utilizzati di volta in volta in diverse sessioni di rilassamento. Sempre sotto la guida di un esperto qualificato.